Era il 20 agosto 2018 quando Greta Thunberg, sedicenne svedese, smise di andare a scuola per manifestare da sola fuori dal parlamento di Stoccolma. Da allora, al movimento Fridays For Future si sono uniti migliaia di persone, prevalentemente giovani, per urlare al mondo un grido d’allarme contro i cambiamenti climatici e non solo.
“Non ci consideriamo un movimento ambientalista, perché il cambiamento climatico non è un problema ambientale ma sociale, economico, politico” – dice Tommaso da Roma. “Tutti insieme, con i nostri scioperi, proviamo a cambiare il sistema, non solo le sorti del clima”.
Crediamo che questi ragazzi abbiano ragione nel dire che si deve ripensare il contesto produttivo, fatto da una sempre più alta offerta industriale di prodotti usa e getta. Quando sono deperiti non si aggiustano, si gettano. Questo provoca un aumento impressionante di rifiuti, spesso formati da materiali chimici e artificiali.
Pensate ai mobili di una volta, quelli che duravano una vita, quelli da lasciare in dote ai figli e ai nipoti. Oggi i prodotti d’arredamento venduti dalle multinazionali costano poco ma durano ancora meno, costringendo le persone a gettare prematuramente in discarica prodotti a base di collanti e plastica.
Nel nostro piccolo cerchiamo di fare qualcosa per invertire questa tendenza, attraverso la nostra attività di produzione di mobili e complementi d’arredo. Noi lavoriamo solo su richiesta quindi siamo lontani dalla logica produttiva industriale. Noi, per la quasi totalità delle nostre lavorazioni, utilizziamo una materia prima assolutamente naturale e durevole: il legno!
Il legno è rinnovabile
Molti potranno obiettare che l’abbattimento degli alberi non ha nulla di etico e di ecologico; quando questa operazione avviene in maniera corretta, in modo selettivo, alle forste viene lasciato il tempo di autorigenerarsi. Le lavorazioni artigianali avvengono solo su richiesta, evitando un surplus di offerta dei prodotti. Anche dal punto di vista meramente numerico, la nostra produzione non può essere la causa di disboscamenti selvaggi.
Il legno non genera rifiuto
La maggior parte del legno ricavato da un tronco viene trasformato in legname destinato alla produzione di oggetti e strutture. Lo scarto di lavorazione non viene buttato ma può viene convertito per la produzione di energia. Quindi del legno non si butta via niente!
I mobili in legno fanno bene all’ambiente
Oltre ad essere un materiale naturale, l’utilizzo del legno nella costruzione di mobili o altri elementi fa sì che questo sia quasi eterno. La durevolezza di un armadio in massello non è paragonabile a quella realizzata con truciolari o laminati, materiali tipicamente usati dalle grandi industrie. Questo comporta un notevole decremento dei conferimenti in discarica e dunque aiuta ad inquinare di meno.
Arrivati a questo punto vorremmo sottoporre alla vostra attenzione anche un’altra argomentazione meno nobile ma altrettanto importante: la bellezza. A nostro parere un arredamento in legno è bello, caldo, piacevole al tatto. Ci sono mobili antichi giunti fino a noi, realizzati da artigiani in ogni forma e stile, che raccontano un passato ricco di maestria; anche quelli odierni sopravviveranno nel tempo. Se un mobile in legno si dovesse rovinare lo si potrebbe aggiustare, restaurare, reinventare.
Ecco perché secondo noi, scegliere un mobile in legno su misura non fa bene soltanto all’ambiente ma fa bene anche a voi, renderà le vostre case più belle, calde ed accoglienti.